Tre libri sopra il cielo

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RECENSIONE: “DOPPIO STRATO” di Eliana Matana Ruggiero – 15 Novembre 2020

TITOLO: Doppio Strato
AUTORE:  Eliana Matania Ruggiero
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
E-BOOK:
PAGINE: 168
PREZZO: € 3,10 su Amazon (Disponibile su Ku) 
USCITA: 15 Novembre 2020
LIVELLO DI SENSUALITA’: Medio
LINK PER L’ACQUISTO: Doppio Strato: A Gay Romance

TRAMA: Paolo ha trentasette anni e vive a Omegna, una cittadina piemontese che affaccia sul lago d’Orta, insieme alla madre anziana che accudisce da quando il padre è morto. È un insegnante precario di lingue e si barcamena tra supplenze in scuole medie o licei, e lezioni private.

È un uomo tendenzialmente solitario e riservato, dall’aspetto comune e dal carattere chiuso e spinoso quanto un riccio. Un omosessuale, oramai single da sette anni, che nasconde a tutti la sua natura, tranne alla sua migliore amica, per evitare qualsiasi tipo di problema.
Ma Paolo nasconde anche altro: sotto pseudonimo, infatti, scrive romanzi d’amore. Solo in quelle righe riesce a esprimere il suo cuore romantico che non ha mai mostrato a nessuno, e a volare con la fantasia immaginando un amore profondo e passionale, al quale crede di non essere destinato.

Un giorno un suo ex allievo gli chiede di dargli ripetizioni di tedesco: Alessandro, il figlio venticinquenne di una coppia di vicini, tornato a vivere a Omegna di recente.
Paolo accetta, ma ben presto le ore trascorse con quel giovane e aitante bar-tender, dal sorriso solare e dalla personalità travolgente, diventano per lui croce e delizia, combattuto tra un’innegabile attrazione e la certezza di non avere alcuna chance.

Può un uomo, all’apparenza freddo come un iceberg, avere qualcosa in comune con un ragazzo bello e allegro, che sprizza energia da tutti i pori?

 

Paolo è un professore precario, lo era a venticinque anni, poi a trenta e lo è ancora a trentasette, quando si svolge il cuore del romanzo.

Gay non dichiarato e certo poco “praticante”, dopo alcuni tentativi di relazione e qualche sporadica avventura , vive con la madre vedova malata di demenza senile e si barcamena tra supplenze e lezioni private, pressato dai costi che l’assistenza alla madre richiede.

In questa vita un po’ triste e quasi rassegnata ha pochi punti fermi: il rapporto sempre più flebile con la madre, l’amicizia profonda con Federica, amica dai tempi della scuola, l’amore seppur poco ricambiato con l’insegnamento e il suo lavoro-hobby di scrittore, oltre che la passione per il cioccolato, anzi per i cioccolatini ripieni. Scrivere gay romance è sia un modo per guadagnare qualcosa ma soprattutto una valvola di sfogo, un riversare fuori di sé il romanticismo e il desiderio di amore che normalmente tiene ben nascosto nel cuore.

Alessandro invece è un bel venticinquenne appena tornato da Milano dopo anni di lavoro in giro per il mondo come bartender; ex alunno delle superiori di Paolo e anche suo vicino di casa, riallaccia la conoscenza volendo prendere lezioni di tedesco. Le lezioni si trasformano rapidamente in socializzazione extra studio e amicizia, ma la reciproca attrazione sembra un impedimento insormontabile per il professore, forse per l’imbarazzo dei loro trascorsi allievo-professore, forse per il terrore di soffrire e rimanere ancora una volta deluso, rovinando così la fragile tranquillità che si è costruito intorno, una tranquillità che è sia una protezione che una prigione.

Alessandro, nella sua apparentemente incrollabile pazienza e serenità, circonda Paolo di attenzioni, tempo, piccoli doni, cercando di scalfire il muro che anno dopo anno il suo professore si è creato intorno, ma anche lui ha dei segreti e dei dolori che minano la sua serenità, e continuare a non rivelarli potrebbe mettere a rischio il fragile sentimento appena nato tra loro.

Mi è piaciuta la trama di questo libro, la scrittura è corretta e scorrevole, i personaggi sono ben delineati e intriganti pur nella semplicità e nella leggerezza della narrazione. Personalmente ritengo che la prima parte sia praticamente perfetta, i protagonisti ci vengono svelati a poco a poco, con qualche salto a ritroso per meglio spiegare gli intrecci tra le vite di Paolo e Alessandro, ma il tutto si svolge in modo pratico e fluido; la seconda parte invece secondo me non mantiene il livello della parte precedente a causa di Ivana, un personaggio a mio parere un po’ sprecato.

A volte nel creare inghippi e traversie per movimentare e rendere più interessante l’intreccio si rischia di diminuire la credibilità della storia e io ammetto che questa parte di trama mi ha un po’ infastidita, facendomi diminuire la valutazione, che è comunque pienamente positiva e che mi fa consigliare la lettura di questo romanzo, nonostante il mio appunto che rimane totalmente soggettivo.

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Questa voce è stata pubblicata il 2 dicembre 2020 da in Contemporaneo, Recensione, Romance con tag , , , .

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