TRAMA: Quando il ricco e celibe beta signor Bingley si trasferisce a Netherfield, una bella dimora in affitto nelle vicinanze di Longbourn nelle campagne inglesi, la signora Bennet freme affinché i suoi cinque figli omega – John, Elijah, Mary, Lydia e Kitty – gli vengano presentati quanto prima dal marito, il signor Bennet.
La donna ha tutte le intenzioni di dargli in sposə almeno uno dei suoi figli, per salvare l’intera famiglia dalla rovina economica che si abbatterà su di loro nello sfortunato caso della morte del signor Bennet.
ll signor Bingley è giunto a Netherfield in compagnia delle due sorelle e del suo più caro amico, il signor Darcy, un cupo ma affascinante alfa. È subito evidente la grande ammirazione di Bingley per l’angelico John. Al contrario, Darcy non mostra alcun interesse per la compagnia e viene subito etichettato come un uomo orgoglioso e altero il quale, durante il ballo, definisce Elijah come “appena passabile”.
Elijah Bennet è un omega dal temperamento focoso e testardo tanto quanto Darcy è orgoglioso e freddo. Le loro personalità opposte sono destinate a entrare in collisione, creando uno scontro che li porterà a intrecciare le loro esistenze in modi che non credevano possibili.
Una rivisitazione del grande classico di Jane Austen, “Orgoglio e pregiudizio“, in chiave omoerotica e omegaverse.
Chi di noi non ha letto o almeno non conosce la trama di Orgoglio e Pregiudizio?
La storia ha più di due secoli, costumi e modi di vivere sono ormai cambiati profondamente ma l’animo umano e i sentimenti sono in fondo gli stessi e lo dimostrano le centinaia di libri e film che si ispirano a questo celebre romanzo, magari cambiando periodo storico o aggiungendo alieni o zombie. Non ne avevo ancora letto però una trasposizione lgbt+.
Lode a chi è riuscito a far diventare un romanzo f/m classico in stile regency in un m/m ottimo e, soprattutto, credibile, pur con lo stratagemma inevitabile di trasformarlo in un “fantasy distopico omegaverse” tale da renderlo un attendibile gay romance alla luce del sole, perfettamente legale nonché riconosciuto dalla società.
Incontriamo così la famiglia Bennet composta da un padre sarcastico, dalla una madre oca e vanesia e dai loro cinque figli da maritare bene e al più presto, essendo tutti omega e non in grado di ereditare titolo e proprietà, esclusivo appannaggio degli alfa e dei beta. Il sesso non cambia la situazione e per questo il primogenito John e il secondogenito Elijah sono in cerca di un compagno per sé ma soprattutto per il bene della famiglia.
L’arrivo da Londra di due appetibili alfa è un’occasione da non perdere così la signora Bennet, senza vergogna e con modi inopportuni, spinge i figli maggiori tra le braccia del mite e gentile Sig. Bingley e dell’altezzoso Sig. Darcy, scatenando avventure, intrighi e battibecchi tra queste due coppie.
Espedienti come questo hanno di solito un grande problema: l’attinenza al testo originale. Se è troppo simile e segue pari pari la trama, non ha senso averlo fatto, se invece si discosta troppo, pur con nuovi elementi di valore, può deludere anche il fan più sfegatato… oppure no.
Per fortuna questo romanzo vira verso la seconda ipotesi, essendo molto diverso il contesto in cui si svolge l’intreccio, ma un cambiamento così profondo era necessario per poter variare il sesso di alcuni protagonisti. Un unico elemento ha per me in parte un po’ offuscato lo spirito della trama: il sesso, anzi il calore.
In una storia contemporanea l’assenza totale di parti infuocate è quasi un’anomalia ma ci sono trame che a mio parere lo impongono, se non alla fine della storia, per mantenere una buona tensione narrativa tra i due protagonisti. Qui questo dettaglio, ovviamente per mio gusto personale, manca, a vantaggio tuttavia di ottime scene di sesso che certo appagheranno chi le predilige rispetto alla parte più prettamente romantica.
Nel complesso mi è piaciuto molto e lo consiglio, sperando che il proposito delle autrici di continuare la rivisitazione dei classici produca degli interessanti seguiti, che certo leggerò volentieri.