TRAMA: GRey King è felice della routine che condivide con il compagno Samuel. Hanno un cerchio di amici intimi, abitudini consolidate e sta allargando il servizio di ristorazione entrando in affari con David. Rey è ancora afflitto dal distacco da sua figlia, Faith, avvenuto sei anni prima, da allora sotto la tutela dei suoceri. Quando la nonna di Faith viene a mancare, tuttavia, Rey è sconvolto da un’offerta che non ha mai immaginato di poter ricevere.
Samuel sa che amare Rey non è facile e d’altronde neanche lui è un tipo alla mano. L’arrivo di Faith incide immancabilmente nell’equilibrio di coppia sebbene Samuel sia disposto a tutto per Rey, forse persino a tollerarne il premuroso e affascinante socio. Incomprensione, problemi di comunicazione e attriti mai risolti innescano una sequenza crescente di litigi, stressando una relazione che Rey ha sempre considerato indistruttibile.
Rey sa che riavere sua figlia significa cambiare vita, ma non immagina che il più bel regalo di Natale potrebbe costargli l’uomo che ama.
Ho letto questo quarto volume della serie “Costi di riparazione” per continuità, ma soprattutto perché Rey e Samuel sono gli stessi protagonisti del primo libro, quindi ero curiosa di vedere come si sarebbe evoluta la loro storia.
Ritroviamo i due uomini felici e innamorati, ma ben presto tante novità in contemporanea scombussolano la loro vita: Rey trova un affascinante socio in affari che scatena la gelosia di Sam, e avere nuovi orari lavorativi da far collimare non è semplice per loro.
In aggiunta a questo, rispuntano i suoceri di Rey, gli stessi che lo hanno ingiustamente privato della patria potestà e gli hanno tolto la figlia Faith, che ora ha sette anni.
La morte improvvisa della nonna e la malattia del nonno offrono a Rey l’insperata possibilità di ricongiungersi alla sua bambina, ma questa notizia incredibile spalanca un mondo di insicurezze e ansie nel nostro giovane papà che si ritrova improvvisamente catapultato nel suo nuovo ruolo di genitore e si sente impreparato e inadeguato, teme di compiere qualche fatale errore e di perdere nuovamente la dolce Faith.
In tutto questo Sam gli è di supporto, ma riorganizzare la loro vita – di coppia, lavorativa e come genitori – in pochi giorni non è semplice e le incomprensioni e i piccoli incidenti non mancano, tanto che subentrano litigi, ripicche e tensioni varie.
Questa coppia è fortunata perché ha un gruppo di amici che abbiamo già apprezzato in passato, pronti ad aiutarli, a sostenerli e a rimproverarli amorevolmente per ricondurli alla ragione. La piccola Faith è adorabile e fa una tenerezza incredibile. Come nei precedenti volumi, non abbiamo solo una storia d’amore e si toccano anche temi importanti e delicati, dal lutto agli abusi domestici, senza che però risultino morbosi.
Questo è il quadro della trama e ora vi spiegherò il mio parere, premettendo che non è stato facile esprimere un giudizio su questo libro.
La trama in sé è buona, ma ammetto che ho faticato a ingranare, perché non scoccava la scintilla, tanto che ho accantonato la lettura al 30% per riprenderla in un secondo momento, mossa dalla voglia di scoprire il loro futuro.
Non so se dipenda dalla resa originale oppure dalla traduzione letterale, ma ho trovato delle parti farraginose. In aggiunta a questo, purtroppo, l’editing italiano presenta dei problemi oggettivi e ne citerò solo alcuni: l’amica che Rey salva nel primo libro è ora citata come un maschio; Jesse (il protagonista del terzo libro) è chiamato figlia; Rey diventa alcune volte Ray; e poi mancano alcune parole nel testo e ci sono dei refusi sfuggiti.
In conclusione do tre stelle come media fra gli alti e i bassi di questo prodotto.
Lo consiglio? Sì, se non siete pignoli come me e se siete disposti a sorvolare sulle imprecisioni riscontrate e volete concentrarvi solo sulla storia di Rey e Sam.