TRAMA: Promise, Michigan, assomiglia a qualunque altra cittadina dello stato. Sorge sulle rive di un lago, le case disposte in piccole file ordinate entro piccoli quartieri graziosi. Durante l’estate è invasa da turisti venuti a spendere i loro risparmi e a godersi le acque rinfrescanti del lago. Ma Promise nasconde un terribile segreto. Al centro del lago sorge un’isola abbandonata dove si vocifera che una maledizione sia in attesa della sua prossima vittima, inesorabile e letale. Molti la ritengono solo una storia, utile a tenere i ragazzi lontani dai guai. Eppure tutti si mantengono a debita distanza. Tutti tranne Bret e Adam, che vi si sono avventurati la notte del compleanno di Bret. Quando si sono dichiarati il loro amore e si sono scambiati la promessa di sposarsi, credevano che nessuno avesse udito i loro sussurri, ma si sbagliavano.
Cinque anni dopo la morte di Adam, Bret torna dalla sua famiglia per cercare di guarire. Ma qualcuno sta uccidendo la gente di Promise in accessi casuali di violenza. Bret, con l’aiuto dell’agente dell’FBI Jeff McAllister, deve scoprire l’identità di un assassino con la morte nella mente e la vendetta nel cuore.
Eccoci giunti alla fine di una trilogia che mi ha tolto il fiato, l’autore infatti ha creato con maestria dei libri che, seppur scollegati tra di loro, sono riusciti a portare a un lento percorso di crescita e cambiamento.
Se già i primi due libri erano riusciti a colpirmi positivamente mostrandoci lìabilità dello scrittore nel mescolare il paranormale al terrore, l’orrore e la disperazione all’amore e alla dolcezza, questo fa un ulteriore passo avanti con una storia fin da subito intrigante e mozzafiato, che ci porta a ricostruire un passato mai dimenticato e ricco di misteri e segreti.
Bret Williams è un giovane che ancora sta lottando per sconfiggere i demoni del suo passato, soffre per la scomparsa del suo innamorato Adam Woolsey e ancora non riesce a credere che il ragazzo per il quale provava un amore puro e sincero possa essersi suicidato senza alcun motivo. Nonostante siano passati cinque lunghi anni il dolore è ancora palpabile a tal punto da impedirgli di intraprendere qualsiasi tipo di relazione amorosa. Il ragazzo sente di non essere ancora pronto e come unica consolazione si concede il lusso di andare a trovare ogni anno la famiglia del suo ex amante.
I rapporti con i Woolsey sono ottimi e in quei caldi abbracci sente di poter riavere una piccola parte dell’amore di Adam e di poter ritrovare l’affetto che gli è stato negato dai genitori biologici, persone spregevoli che lo hanno abbandonato una volta scoperta la sua omosessualità. È un giorno come un altro, un anniversario come un altro quello in cui Bret ritorna nella cittadina di Promise, ma ignora la valanga che da lì a poco lo travolgerà senza lasciargli scampo e che lo porterà ad aprire finalmente gli occhi.
Da un po’ di tempo infatti la cittadina che sembrava essere immune a qualsiasi crimine violento è scossa da omicidi terrificanti che non sembrano risparmiare neanche persone illustri. La polizia locale è nel panico e l’agente dell’ FBI Jeff McAlister è stato chiamato per indagare su quei crimini senza senso. Per il solerte poliziotto sarà l’inizio di una corsa contro il tempo che lo porterà non solo a scoprire i retroscena di quei misteriosi crimini ma anche a stringere tra le braccia un ragazzo spezzato e desideroso di ottenere la giustizia e l’amore che merita.
Questa storia l’ho trovata molto più intensa rispetto alle precedenti. Proprio come nello scorso capitolo l’autore è riuscito a regalarci non solo il punto di vista di due personaggi umani, forti e coraggiosi ma anche della misteriosa presenza che si muove tra le strade della città, terrorizzando e seminando morte e orrori. Fin dalla prima pagina la tensione è costante e ti porta a chiederti cosa succederà, chi sarà la prossima vittima e soprattutto come i protagonisti potranno riuscire a fermare quella scia di morte.
Il rapporto tra i due personaggi è delicato e ben analizzato, così come è speciale il rapporto famigliare tra Bret e i Woolsey. La famiglia di Adam è meravigliosa, dolce e supportiva, delle persone straordinarie che nonostante il dolore accolgono il giovane Bret a braccia aperte. Con molta delicatezza e con la giusta dose di realismo ci viene mostrato il ritratto di molte società chiuse e intolleranti e questo ci spinge a riflettere sul peso che molti giovani sono costretti a sopportare.
La storia di Adam e Bret credo sia perfetta non solo per presentarci un misterioso racconto paranormale, e con quella deliziosa vena horror che non guasta mai, ma anche per insegnarci qualcosa di buono, per spingerci a riflettere su molte realtà che ci circondano, una degna conclusione per una trilogia che è riuscita a crescere e maturare insieme a noi lettori.
Mi sento di consigliarlo caldamente a chiunque sia fan non solo dell’autore ma anche delle atmosfere più cupe e tenebrose, di quelle storie paranormali che riescono a terrorizzare senza per forza ricorrere a sventramenti e sangue ma utilizzando un pizzico di sovrannaturale e la cosa più terrificante di tutte: la crudeltà umana e le sue conseguenze. Un libro mozzafiato, dolce e struggente e che riuscirà a farvi correre un brividino lungo la schiena.