TRAMA: Sean ha vissuto tutta la vita immerso in un sogno. Figlio unico, privilegiato e coccolato, trascorre le sue giornate fra studio, romantica malinconia nei confronti di un uomo che sta per sposarne un altro e il suo problematico amico Adam.
Quando incontra Colin, giovane grafico pubblicitario per cui aveva avuto una cotta da adolescente, fra i due volano scintille.
Colin ha vissuto a Boston per tre anni e detesta l’idea di essere tornato nella sua città natale, che ha sempre considerato poco stimolante, ma sa che è l’unico luogo che potrebbe aiutarlo a ricominciare da capo. Ma non ha messo in conto di incontrare qualcuno tanto destabilizzante.
Non sarà facile trovare un equilibrio fra il cuore e la carriera, soprattutto quando segreti e conoscenze ingombranti rischiano di rovinare per sempre un amore che ha radici lontane.
Devo ammettere di aver avuto un rapporto conflittuale con questo libro, perché le premesse c’erano tutte perché potesse toccare temi che io amo davvero: l’infatuazione tra due ragazzini che poi si rincontrano dopo anni è davvero qualcosa che mi manda in brodo di giuggiole. Purtroppo però l’esecuzione dell’autrice non mi ha convinta del tutto.
Sean e Colin sono due personaggi molto diversi tra loro che si rincontrano per un caso fortuito. Il primo, palesemente vissuto nella bambagia da tutta una vita, è abbastanza infantile e si nota sia dalle sue opinioni che dalle fantasticherie su Colin, che iniziano subito. Colin invece nasconde meglio il lato infantile del proprio carattere, con atteggiamenti un pochino più equilibrati che vanno via via sfaldandosi man mano che il romanzo procede. È voluto dall’autrice e si capisce benissimo, ma chiaramente può incontrare l’antipatia del lettore. Non sono state queste pecche caratteriali però a rendermi poco appassionante la lettura… infatti il mio problema è stato credere nell’affiatamento dei personaggi.
Ci viene descritto con dovizia di particolari (ma non troppa, cosa che ho apprezzato molto!) il periodo in cui si sono incontrati per la prima volta da giovani e di come è esplosa la loro cotta. Tutto si basa sull’attrazione fisica, cosa davvero credibile e che non critico. Tuttavia, per tutto il resto del libro ci viene costantemente ricordato quanto i due personaggi adulti siano attraenti e quanto si trovino attraenti. I dialoghi che accompagnano le scene sono perlopiù tranquilli e normali, a mio avviso non così profondi, coinvolgenti o sorprendenti da poter far credere allo sbocciare di un sentimento che va al di là di un ‘mi piace da morire il tuo aspetto’.
Un altro punto dolente per me è stato lo scoppio dei conflitti finali, dove i personaggi si arrabbiano l’uno con l’altro. Se è vero che Sean qui fa sfoggio di un’infantilità esagerata, Colin non è da meno. Ed è stato proprio lui a farmi mettere in discussione parte della validità del conflitto finale. Non so se l’autrice condivide parte delle credenze del suo personaggio, ma ho trovato le recriminazioni di Colin piuttosto opinabili.
Detto tutto ciò, ho apprezzato alcuni aspetti del libro e ci tengo a sottolineare che si respira l’amore che ci ha messo l’autrice. Il personaggio di Russell è affascinante, si vede che ci sono state ricerche sull’ambientazione, e i colpi di scena sono stati molto interessanti e studiati, purtroppo non abbastanza da spingermi a cambiare idea e soprassedere un po’ su tutte le pecche precedenti. Mi auguro comunque di poter leggere altro di quest’autrice e di apprezzare una sua futura opera.