TRAMA: Kerringhton, Illinois, ultimo anno di liceo.
Joon Seok Parker, eccellente studente di chimica avanzata, esperto di taekwondo e sempre in orario, è uno dei migliori allievi del suo anno, e non solo perché è scrupoloso a prendere appunti durante le lezioni.
C’è una nota stonata, però, nella sua tranquilla esistenza: Dave Gregory Peterson.
Rumoroso, disordinato, casinista e inopportuno, Dave è la sua spina nel fianco, oltre che suo vicino di banco.
Infastidire Joon Seok sembra essere per Dave una missione da quando è nato, così come lo è per Joon Seok snocciolare insulti a ogni sua provocazione.
Tutto sommato il loro è un equilibrio stabile, finché non si ritrovano, durante un gioco, costretti a subire la stessa punizione: un quarto d’ora rinchiusi al buio dentro un minuscolo sgabuzzino di un sottoscala.
Always be my baby è il primo libro che leggo di questa autrice, ma non sarà l’ultimo perché l’ho adorato!
Amo gli young adult m/m e questa storia ne è un pregevole esempio: ben scritto, ben svolto e con delle piacevoli caratterizzazioni, non solo dei protagonisti ma anche dei personaggi secondari.
Avete presente il classico cliché del bambino che tira le trecce alla bimba che gli piace, e anche se è sbagliato è l’unico modo che conosce per rapportarsi a lei? Bene, in soldoni è così che potremmo riassumere la relazione di Dave e Joona, fin dal loro primo incontro all’asilo, alla tenera età di tre anni, fino ad arrivare all’ultimo anno di liceo, a ridosso del diploma: la missione di vita del caotico, esuberante, distratto Dave è fare dispetti a Joona, che lo tratta con sufficienza e alterigia fin dalla scuola materna. Il punto è che, sotto sotto, c’è molto di più e Dave non è solo una fastidiosa mosca che ronza come missione di vita attorno a Joona, e Joona non è così infastidito dal suo interesse, o almeno non sempre.
Ho apprezzato tantissimo la trama e lo stile dell’autrice, divertente e accattivante, e i temi delicati che vengono affrontati, perché questa è una storia di crescita personale e di coppia, di ricerca di sé, del bisogno e delle paure che comportano realizzare se stessi e i propri sogni, compresi i sacrifici necessari che fanno crescere.
Un grosso peso in tutto questo ce l’ha la comunità in cui vivono, una piccola cittadina di provincia che risente del bigottismo e del machismo imperante dovuto alla base militare e alla massiccia presenza di convinzioni eteronormative radicate.
Mi è piaciuto comunque trovare anche personaggi supportivi e due parole di elogio sono da spendere per le madri dei nostri protagonisti, simpatiche e affidabili, ma anche un po’ pazze, con caratterizzazioni opposte e perfette insieme; non solo amiche ma quasi sorelle e pronte in tutto ad aiutarli.
Non troverete scene esplicite in questa storia, ma amore e sentimenti veri e sentiti, così come mille piccole premure che scaldano il cuore in questa piccola favola moderna da nemici ad amanti.
Da leggere se amate questo genere e cercate una storia di qualità.
Grazie mille, ragazze, grazie di vero cuore
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