RECENSIONE IN ANTEPRIMA: “L’UOMO NELLA CASSA FATALE” – Serie Holmes & Moriarity #3 – di Josh Lanyon – 1° Giugno 2021
TRAMA: È giorno di trasloco a casa Holmes.
In qualche modo, e contro ogni istinto di Kit, lui e J.X. stanno per andare a vivere insieme. Mentre J.X. si trova a una convention dedicata al giallo, Kit disfa una cassa che dovrebbe contenere vecchi piatti.
Non è così.
In mezzo a un mucchio di fiocchi di polistirolo c’è un corpo morto.
Un benvenuto nel quartiere decisamente nel loro stile.
Dopo averlo divorato in lingua originale, ho letto con vero piacere la traduzione di questo terzo volume della serie Holmes & Moriarity. Confermo la mia prima impressione, ovvero che mi è piaciuto più del secondo e per me rivaleggia in bellezza col primo.
La storia riparte dopo qualche mese dalla fine del precedente, e Kit e J.X. hanno deciso di dare una seria possibilità alla loro relazione a distanza, tanto da mettere su casa insieme, a San Francisco, dove Kit si è trasferito seppur non senza dubbi e remore, tanto che non ha ancora venduto la sua abitazione a Los Angeles.
Nel primo capitolo abbiamo proprio il primo giorno di trasloco, e Kit – come sempre allergico a conferenze e a convegni – ha deciso di gestirlo da solo mentre J.X. deve partire. Del resto, si prospetta un lavoro noioso di spacchettamento e di sistemazione… cosa potrebbe mai andare storto?
Beh… tutto! Il nostro Mr Holmes è una calamita per i guai e trova dentro a una cassa di piatti ereditati dalla nonna il cadavere di un uomo brutalmente ucciso e questo dà il via a una serie di problemi e imprevisti impensabili, che minacciano seriamente la vita del nostro eroe.
C’è anche da dire che qui Christopher dà il peggio di sé per quanto riguarda l’istinto di sopravvivenza: dà retta a oscuri personaggi, si ficca in situazioni assurde, ha il cuore tenero e poco cervello. L’avrei preso a ceffoni per farlo rinsavire un sacco di volte! In tutto questo, il suo partner J.X. ha la pazienza di un santo! Davvero, non so come ci sia riuscito e ha tutta la mia stima!
A ogni modo, Kit si fa amare lo stesso, comprese le sue imperfezioni. Mi è piaciuto molto come si è evoluto il loro legame nel corso del volume, come non sia tutto liscio e perfetto ma ricco di piccoli passi e stalli, che però dimostrano come il suo personaggio stia cambiando e maturando. Abbiamo modo di capire ancora meglio come la sua precedente relazione lo abbia segnato e quali siano le sue paure che cozzano con i suoi sentimenti e la voglia di mettersi in gioco per salvare il suo amore.
Kit deve quindi sopravvivere ai casini personali sia sul fronte amoroso sia su quello poliziesco, con il giallo da risolvere e la polizia che brancola nel buio.
Godetevi questo bellissimo volume, ricco di tutto: guai, umorismo, ironia, sentimenti, azione e momenti intimi che si fanno apprezzare nel puro stile dell’autrice.
E se ancora non vi ho convinto, sappiate che c’è un piccolo cammeo che farà brillare gli occhi dei lettori di vecchia data della Lanyon: alzi la mano chi vorrebbe far incontrare Kit e J.X. con un altro famoso accalappia-guai, che di lavoro fa il libraio scrittore giallista e convive con un ex poliziotto e ora investigatore privato? Su, correte a leggere questo libro!
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