TRAMA: L’autore di gialli (e occasionale investigatore dilettante) Christopher Holmes è felicemente (tutto sommato) fidanzato e a un passo dalle nozze. Sta considerando l’idea di una nuova carriera come autore di true crime quando viene a sapere che nel giardino della sua vecchia casa è stato scoperto un cadavere.
A complicare le cose ricompare dal nulla il suo ex, il quale insinua che il corpo potrebbe essere quello dell’ex assistente personale di Christopher.
A casa Holmes è il solito tran tran. In altre parole… omicidio.
Leggere la traduzione di questo quarto capitolo della serie “Holmes & Moriarity” mi ha riportato alla memoria le emozioni della prima volta e non posso che confermare quanto mi sia piaciuto: l’ho divorato in meno di un giorno, perché non riuscivo a staccarmene!
L’ironia di Christopher e le sue disavventure – unite a uno stile coinvolgente, un ritmo incalzante e a una traduzione ben fatta – hanno prodotto un mix perfetto o quasi.
La storia riparte poco dopo la fine del terzo volume, Kit e J.X. stanno esplorando la loro convivenza nella nuova casa e stanno pensando di ufficializzare la loro unione in un matrimonio, con l’aggiunta di un bel viaggio di nozze in Italia, cosa che solleva diverse perplessità in Kit.
I suoi problemi cambiano però direzione quando il suo ex, David, si rifà vivo perché è stato trovato un cadavere nel giardino della casa che condividevano e David è convinto che possa essere Dicky, l’assistente di Christopher con cui lo aveva tradito un anno prima, dato che è sparito nel nulla. Questa novità dà il via ad altri problemi, com’è nello stile di questo personaggio, e così continuano le avventure della nostra coppia di scrittori preferita, con Kit ancora in crisi e in pausa dal suo lavoro che si nasconde dietro un finto ‘anno sabbatico’ e J.X. che lo supporta più che può, spingendolo comunque a legare con la sua famiglia e a riprendere in mano le redini della propria vita.
Il cadavere sconosciuto e uno stalker non concedono al nostro povero Kit un po’ di serenità e poi, diciamocelo, a volte è lui che è troppo curioso e finisce per cacciarsi nei guai.
Kit, che non ha un gran senso dell’autoconservazione, finisce ovviamente nei casini, ma ho amato come il suo personaggio stia crescendo, come si stia evolvendo, come stia affrontando e combattendo i propri fantasmi e come il suo amore per J.X. sia sempre più forte e vero.
J.X. meriterebbe di essere dichiarato santo all’istante, perché veramente ha una pazienza infinita, e un amore altrettanto smisurato per il suo uomo, ma qui conosciamo anche il suo lato più insicuro ed è bello che ciò lo renda umano.
La trama ha poco di sessualmente esplicito, ma c’è tanto amore mixato a sentimenti forti e desiderio reciproco.
Per concludere: un quarto capitolo avvincente, dove vecchie paure e remore vengono affrontate e dove vita personale e lavoro si mescolano ancora. Resto in attesa del prossimo, ma intanto questo mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio.