TRAMA:12 Uomini Marian che si accoppiano… voglio dire, in coppia
11 Oscuri appuntamenti al buio
10 Signori saltellanti
9 Signore danzanti (okay, forse qui parliamo di Griff)
8 Bambini capricciosi
7 Cambi d’abito
6 Accessori di Love Junk
5 **DRAG QUEEN**
4 Chiamate dai vicini
3 Nonnine impiccione
2 Uomini che si innamorano
E una ghirlanda di agrifoglio.
Questo settimo volume della serie “Made Marian” ha un’accattivante sinossi, che però ci svela poco del contenuto e allora andiamo insieme a scoprire cosa nasconde la prima storia natalizia di quest’autunno che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.
Il co-protagonista è Luke Holland, un affascinante avvocato trentacinquenne di origine canadese, sposato col proprio lavoro e felice di avere storie senza complicazioni sentimentali, giusto un uomo con cui intrattenersi ogni tanto, e di uomini bellissimi e frivoli ne ha avuti parecchi.
Luke è un caro amico e collega di Pete Marian, il maggiore dei figli Marian, ed è già stato ‘adottato’ a suo tempo dal clan, che adora e teme per le loro strampalate e imprevedibili riunioni. Quando il suo migliore amico d’infanzia gli chiede di ospitare per un po’ il suo fratellino per aiutarlo ad ambientarsi lontano da casa, nel suo nuovo lavoro e nella sua nuova vita, Luke è ben felice di farlo, ma non è semplice tenere le mani ferme e gli occhi bassi, quando il ventottenne Noah si presenta alla sua porta ed è ben diverso dal bimbetto che ricordava e che conosceva da quando è nato.
Noah è adorabile, sensibile, dolce e bello, quindi capite che mantenere la promessa e non insidiarlo non è semplice per Luke. Ma l’uomo è ben consapevole delle eventuali implicazioni e della portata di qualunque mossa. Per una serie di casualità anche Noah viene adottato dal club Marian e ne diventa ‘figlio onorario’. Non appena i Marian scoprono che Noah è da poco fuggito da una storia finita male, fanno a gara per combinargli un sacco di appuntamenti al buio, con amici ed ex, che tornano a farsi vivi. Immaginate che pasticci, sì?
La storia è divertente, irriverente e dolce come tutti i precedenti volumi, col giusto mix di imprevisti, complicazioni e qualche scossone per movimentare un po’ le cose prima del lieto fine. Tutti i Marian, ma soprattutto le tre vecchine linguacciute, daranno il meglio (il peggio?) di sé, quindi si ridacchierà parecchio, se amate le scenette un po’ sopra le righe. Anche le parti coccolose e sensuali non mancheranno. Non sono tantissime, ma piacevoli ed esplicite.
Il volume va necessariamente letto dopo i precedenti, in quanto ogni coppia Marian è presente e spuntano anche vecchie conoscenze già viste, quindi si rischierebbe di non capire appieno ogni riferimento. Ammetto che la forza della storia è proprio il suo essere corale e l’affetto che trasmette, anche se a volte tutti questi nomi generano un po’ di confusione e bisogna ricollegare appellativi e parentele, ma l’elenco iniziale è d’aiuto.
Ne consiglio la lettura per continuità verso la serie e per regalarvi una serata piacevole, divertente e dolce.