TRAMA: Volare mi spaventava.
Ma lui mi faceva volteggiare.
Dopo anni passati a scalare il successo nel mondo dell’industria musicale, finalmente avevo tutto ciò che potessi desiderare.
Eppure, mi ritrovavo ad affrontare la vita da solo.
Il capitano Evan Roth era l’uomo che non mi ero aspettato.
Alto, bruno, misterioso… Etero.
Eravamo entrambi irrimediabilmente danneggiati e in cerca di qualcosa di tanto sfuggente che non eravamo nemmeno certi esistesse.
Quando due anime spezzate si scontrano a mezz’aria, la caduta è un dato certo.
Ma non mi sarei mai aspettato di desiderare con tanto trasporto il momento in cui saremmo precipitati.
“La caduta” è il secondo libro della serie “The Fall Up”, ma è una dilogia composta da libri autonomi e si può gustare anche senza aver letto il primo, che è un m/f incentrato su Levee, la migliore amica del nostro protagonista, che qui compare come personaggio secondario.
Henry Alexander è una rockstar all’apice del successo: è straricco, strafamoso, strainvidiato, e tutto questo lo deve solo al suo talento naturale, perché la vita gli ha dato ben poco o quasi niente alla partenza, e la sua infanzia e l’adolescenza sono state una difficile scalata in solitaria fatta di stenti.
Henry vive per la sua musica, ma gli manca anche qualcuno che lo ami davvero per l’uomo che nasconde dentro di sé e non per il personaggio famoso e ricco, e il suo modo di cercarlo è puntare su uomini etero da sedurre: se riuscirà a ‘convertirne’ uno, sarà quello speciale, no?
Le occasioni non gli mancano, perché le sue capacità seduttive fanno sciogliere anche i sassi ed è quasi perfetto nel padroneggiare qualsiasi evento o occasione; il suo unico tallone d’Achille è la fobia del volo: salire su un aereo lo manda letteralmente fuori di testa.
L’altro nostro protagonista, Evan Roth, invece, vive per volare: stare fra le nuvole è il suo ambiente naturale e lo ama tanto quanto Henry adora cantare.
Evan è un pilota di aerei con un breve passato militare che odia le etichette. Gli piacciono gli uomini e le donne, ma perché deve dare un nome a ciò che lo attira?
Come ogni buon eroe tormentato, nasconde anche lui un passato complicato ed è persino disposto a mentire sulla propria sessualità, ma il fascino di Henry è troppo forte per resistere e i due si girano attorno sprizzando scintille, anche se le loro interazioni sono mescolate a malintesi e bugie.
Al di là delle scene esplicite, che sono comunque piacevoli, è la continua tensione sessuale che permea quasi l’intera trama, e scorre lungo tutte le pagine, alzando la temperatura di queste fredde giornate invernali man mano che i due protagonisti evolvono la loro storia dopo essersi stuzzicati un bel po’.
Di questa storia ho amato moltissimo la caratterizzazione di entrambi, due personaggi complicati e danneggiati sotto a una superficie patinata. Ho amato la loro evoluzione, il venire a patti col passato e la guarigione non semplice di vecchie ferite, la loro crescita personale e come coppia e il finale con l’epilogo mi ha scaldato il cuore.
Una nota positiva anche per i personaggi secondari, buoni aiutanti nei momenti di difficoltà fra i due testoni protagonisti.
È sicuramente una storia piacevole che vi consiglio.