TRAMA: Londra 1890: Babele, Gran Forno, Inferno e Paradiso. Capitale del Mondo Occidentale. Dai fasti di Buckingham Palace al Popolo del Sottosuolo, passando per lo sfavillante mondo della potente borghesia in ascesa. Delitti, intrighi, passioni, amore e morte. Il Crepuscolo di un’epoca, l’agonia del Lungo Ottocento che ha ormai perso la sua innocenza.
Jericho è un medium dei bei salotti. Jonas un investigatore che non crede nel paranormale. Nella Londra Vittoriana l’Uomo Nero esiste davvero. I Mostri sono reali e hanno fame. Per sconfiggerli ci vuole coraggio, follia e un pizzico di disperazione. Dai bordelli per ricchi annoiati ai misteri della Londra sotterranea, dalla casa del vizio più pericolosa del West End, agli orrori di Whitechapel, un viaggio da incubo che parte dai sobborghi più infimi per salire su, fino a sfiorare la Corona D’Inghilterra.
Una detective story vittoriana oscura e sensuale.
Appena mi è stata data l’opportunità di leggere questo libro devo ammettere che ho accettato con un po’ di timore. Non amo i romanzi storici e spesso, quando mi ritrovo a iniziarne uno, ne interrompo la lettura a metà per noia o disperazione. Non è stato questo il caso.
Victorian Solstice è un libro fin dalle prime pagine intrigante e appassionante, che ti cattura con le sue atmosfere misteriose e con i suoi due protagonisti bizzarri e dalle caratteristiche uniche.
Siamo nella Londra del 1890, dove il solerte investigatore di Scotland Yard Jonas Marlowe si trova a dover indagare sulla cruenta morte dello stimato antropologo Lord Kynaston. Un caso complicato e all’apparenza folle, reso ancora più intricato dalla comparsa in scena di un buffo individuo: il medium Jericho Marmaduke Shelmardine.
Giovane e ammaliante, Jericho, con i suoi modi raffinati e plateali, si diletta a intrattenere il pubblico incantando i gentiluomini dell’alta società con le sue sedute spiritiche al limite della comprensione umana. Jonas suo malgrado è costretto a collaborare con il medium e ha quindi inizio una collaborazione destinata a cambiare per sempre le sorti di entrambi gli uomini, una collaborazione che li porterà a vivere un’affascinante avventura e soprattutto a scoprire di più su se stessi, affrontando vecchie ferite e riscoprendo sentimenti ormai dimenticati.
Victorian Solstice racchiude quattro racconti ognuno dei quali segue le indagini della strana coppia, intenta a risolvere casi sempre più complessi, misteriosi e al limite della follia umana. I racconti, inizialmente pubblicati singolarmente, nonostante non abbiano un filo conduttore ben definito e una sotto trama particolare portano avanti la conoscenza dei due protagonisti permettendoci di seguire l’evoluzione del rapporto tra Jericho e Jonas, due uomini diversissimi a prima vista eppure molto simili nei sentimenti.
Jericho e Jonas mi hanno conquistato fin dalla prima comparsa in scena. Jericho è affascinante e sembra essere il classico uomo ammaliante e sicuro di sè, che potrebbe affrontare qualsiasi cosa a testa alta e senza farsi scalfire dalle malelingue, eppure basta poco per scoprirne la fragilità, contrapponendosi così pesantemente a Jonas. Quest’ultimo ci appare tutto d’un pezzo, un uomo costantemente alla ricerca di giustizia e desideroso di mostrare il suo valore. Due uomini distrutti che si incontrano e scontrano riuscendo insieme ad affrontare i propri demoni e a trovare uno spiraglio nelle tenebre per affrontare il futuro.
Ho trovato affascinante il modo di interagire tra i due. Jericho e Jonas sono personaggi complessi che pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, si mostrano al lettore in tutti i loro pregi e difetti e i due seppur diversi riescono a trovare un modo di comunicare, mettendo da parte i pregiudizi personali, riuscendo ad avere un rapporto prima di tutto di amicizia e rispetto reciproco e poi di amore, un amore sofferto per le crudeli imposizioni dell’epoca storica in cui sono costretti a vivere e per le ferite del passato che li rendono diffidenti a esprimere i propri sentimenti. Non dovete certo aspettarvi scene d’amore plateali ma vi posso assicurare che il loro sentimento traspare in ogni pagina e ne rimarrete senza dubbio stregati.
Le autrici sono riuscite nei loro racconti non solo a delineare dei personaggi in tutte le loro sfaccettature ma anche e soprattutto a donarci delle storie ricche di misteri e per nulla scontate. I racconti affrontano casi molto diversi tra loro ma tutti vengono perfettamente narrati portandoci ad affrontare le nostre paure e i nostri demoni. Le autrici non si sono risparmiate e devo ammettere che mi sono dovuta fermare più volte per riprendere fiato. Non ci viene risparmiato nulla, dalle descrizioni più cruente a quelle più disturbanti, casi che toccano temi taboo e di dubbio gusto. Si parla di pedofilia, stupri, malattie mentali, prostituzione, omicidio, tortura, cannibalismo e altri temi destinati a sconvolgere anche i lettori più indomiti. Una lettura assolutamente sconsigliata ai più deboli di cuore e sensibili. Se certe descrizioni vi fanno impressione le avventure di Jericho e Jonas non fanno sicuramente per voi, ma per quanto mi riguarda questo libro è stato una piacevole scoperta. Tutto è curato con attenzione, non sono presenti refusi, la narrazione è avvincente e fluida portandoti a finire la lettura in poco tempo, e tutto il lavoro che sta dietro alla creazione dei casi affrontati dalla coppia e nell’esplorazione delle follie dell’animo umano si sente dalla prima all’ultima pagina.
Nell’attesa di leggere qualcosa in più mi sento caldamente di consigliarlo a chi ama le letture forti con casi che non esitano ad avventurarsi nei meandri dell’oscurità umana, chi ama le investigazioni e non si scandalizza troppo di fronte a descrizioni di mutilazioni e cadaveri, chi cerca qualcosa di sconvolgente e unico e soprattutto a chi cerca una storia curata nei minimi dettagli. Per quanto mi riguarda, shock a parte, è promosso a pieni voti!
Ti ringrazio per le belle parole.
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