Tre libri sopra il cielo

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RECENSIONE: “ROSA DI MEZZANOTTE” di Amneris di Cesare – 3 Dicembre 2019

TITOLO: Rosa di mezzanotte
AUTORE:  Amneris di Cesare
CASA EDITRICE: GoWare
GENERE: Narrativa lgbt
EBOOK: Si 
PAGINE: 241
PREZZO: € 6,99 su Amazon
DATA USCITA: 3 Dicembre 2019
LIVELLO DI SENSUALITA’: Basso
LINK PER L’ACQUISTO: Rosa di mezzanotte

TRAMA: Annabella e il turbolento figlio diciassettenne Federico hanno deciso di passare una settimana a Roma. All’apparenza sembra un’innocua vacanza, ma non è così. Già in macchina da Bologna, diretti verso la capitale, Annabella si rende conto che il suo è un viaggio nel passato e deve fare i conti con un’estate romana di molti anni prima, quando si era innamorata di Gaetano, il padre di cui Federico non ha mai saputo nulla. Scoperta la sua identità, il ragazzo riesce a trovare lavoro nel vivaio della famiglia che da sempre gli è stata tenuta segreta. E così comincia a conoscere quel genitore silenzioso, che non ha mai avuto nella sua vita…

Tra segreti, sotterfugi e inganni, alla fine dell’estate Annabella e Federico scopriranno cosa il destino ha riservato alle loro vite.

 

Ho appena finito di leggere questo libro e mi viene in mente solo una parola: WOW! Nonostante lo scetticismo iniziale sono rimasta stregata dalla storia e dal modo con cui ci viene narrata. Con uno stile fin dalle prime pagine incalzante e coinvolgente l’autrice ci porta a scoprire una vicenda piena d’amore, dolore, coraggio e speranza e in cui possiamo trovare temi importanti e comuni ai giorni nostri. Si parla di malattia, di omofobia, di pregiudizi che segnano nell’anima per la loro crudeltà, di rapporti familiari complicati e della difficoltà di riuscire a trovare il proprio equilibrio e spazio nel mondo.

Una storia verosimile che conquista per il realismo dei suoi personaggi e per come ci vengono presentati, con i loro pregi e difetti. Non ci troviamo davanti a una semplice storia narrata dal punto di vista di un singolo individuo, bensì ci troviamo a rivestire i panni di molteplici protagonisti diversi per età, sesso e status sociale e che ci permettono di mettere insieme i frammenti della loro vita e ricomporre l’intera vicenda come se fosse un puzzle. Sono rimasta colpita dall’abilità dell’autrice di riuscire a creare e gestire così tanti personaggi tutti insieme, mettendosi senza problemi nei loro panni e rendendoli unici nei pensieri e nei modi.

Veniamo a conoscenza della storia di Annabella e di suo figlio Federico ma anche di quella di Gaetano, il padre del giovane, e di suo fratello Francesco, di Terry, cara amica di famiglia e preziosa confidente, e di Ettore, giovane sfortunato e discriminato per la sua omosessualità e per la famiglia disfunzionale in cui è costretto a vivere. Ognuno di questi personaggi mi ha colpito nel profondo. Ho amato Annabella per la sua forza e coraggio, il coraggio di una madre che ha deciso ancora minorenne di partorire un figlio da sola e di crescerlo donandogli se stessa e tutto l’amore in suo possesso. Ho provato tenerezza per Federico un giovane che si appresta a diventare un uomo e che non ha ancora chiaro cosa fare della propria vita, con tanta rabbia dentro di sé per molte cose ma soprattutto per la sua incapacità di capire fino in fondo i sentimenti e le emozioni che lo stanno travolgendo. Mi sono commossa a conoscere Ettore, un giovane sfortunato che lavora nel vivaio di Gaetano. Il ragazzo nonostante l’età è un gran lavoratore e diventa presto un buon amico per Federico, eppure nonostante i pregi che dimostra tutti sembrano puntargli il dito addosso etichettandolo crudelmente.

Mi sono scappate non poche lacrime a scoprire del suo passato e a vedere la sua forza di volontà, il suo desiderio di lottare nonostante le cattiverie delle malelingue, il suo bisogno di trovare una famiglia disposta ad accettarlo e ad amarlo. E poi… sono rimasta ammaliata dal misterioso Gaetano, un uomo freddo e chiuso in se stesso che però nasconde un infinito amore per quella ragazzina di 17 anni che ha lasciato partire e che ora è divenuta una donna, la madre di suo figlio.

Proprio come Annabella per molto tempo si è lasciato guidare dal passato e dai rimpianti, non ha mai dimenticato quella giovane dolce e ingenua che gli aveva rubato il cuore ma complice un beffardo scherzo del destino ha smesso di lottare rassegnandosi alla sua sorte. Gaetano mi ha intenerito perché nonostante la facciata da duro e qualche commento crudele di troppo è in realtà un uomo innamorato, non vuole assolutamente apparire al lettore come un eroe senza macchia e senza paura, il maschio alfa della situazione, bensì come un uomo comune che ci dimostra come non sia mai troppo tardi per tornare a lottare, prendendo in mano le redini del proprio destino anche quando tutto sembra destinato a crollare.

La storia di questa famiglia nella sua semplicità è una storia dei nostri tempi e forse proprio per questo riesce nel suo intento. Riesce a coinvolgere i lettori accompagnandoli fino all’ultima pagina e questo perché non cerca mai di sconvolgere con elementi sensazionalistici, non cerca mai di creare inutili drammi da telenovela, vuole semplicemente lanciare un messaggio positivo e mostrare come, nonostante il dolore, l’abbandono e le lacrime, ci sia speranza.

Un libro brillante e curato nei minimi dettagli. Se non state cercando una semplice love story piena di arcobaleni e buoni sentimenti ma qualcosa di reale e che scava nel profondo questo libro fa sicuramente al caso vostro. Sono sicurissima che non ne rimarrete delusi e come me vi commuoverete, piangerete e riderete in compagnia di Annabella, Federico, Gaetano e di tutta la loro famiglia.

 

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Questa voce è stata pubblicata il 20 dicembre 2019 da in Contemporaneo, narrativa, Recensione con tag , , , .

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