Tre libri sopra il cielo

Blog dedicato alla letteratura M/M e Lgbt in tutte le sue sfaccettature

RECENSIONE: “LA VERANDA” – Serie Lavender Shores #3 – di Rosalind Abel – 15 Aprile 2020

TITOLO: La Veranda
TITOLO ORIGINALE: The Veranda
AUTORE: Rosalind Abel
TRADUZIONE: V.B. Morgan
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
EBOOK: Si
SERIE: Lavender Shores #3
PAGINE: 292
PREZZO: € 4,10 nei maggiori stores e sito Editore
 DATA USCITA: 15 Aprile 2020
LIVELLO DI SENSUALITA’: Molto Alto

TRAMA: Donovan Carlisle aiuta moltissime persone a Lavender Shores, grazie al suo lavoro di psicologo. Tuttavia, sembra che la sua abilità di guidare gli altri non funzioni altrettanto con se stesso. Donovan ama profondamente la propria vita, ma non è capace di trovare una relazione in grado di soddisfare l’amore di cui ha estremo bisogno. Forse il problema è che l’unico uomo che desidera è inarrivabile.

Spencer Epstein era giunto Lavender Shores per ritrovare se stesso, ed era arrivato a sposare una delle bellezze locali. Pensava che le sue preghiere avessero finalmente ottenuto una risposta, fino a quando aveva incontrato il fratello della sua fidanzata incinta. Alla fine, la risposta alle sue preghiere si era rivelata un triste scherzo del destino. Dieci anni dopo, dopo un divorzio e il crollo di tutto ciò che pensava fosse ormai una certezza, Spencer incontra suo cognato a un sex party. Approfittando dell’anonimato, asseconda infine il desiderio che ha trattenuto per tanti anni.

Il problema è che quegli attimi folli e silenziosi non soddisfano proprio nulla. Man mano che la verità viene a galla, il fuoco e il desiderio non fanno che aumentare e i due uomini devono presto capire se il prezzo della loro passione sia troppo elevato per un futuro insieme.

 

Terzo libro della serie Lavender Shores, La Veranda ci porta ancora una volta nell’omonima ridente cittadina, un luogo magico e idilliaco dove tutti possono sentirsi al sicuro e non giudicati per la propria vita. Non è invece esattamente così che si sente Spencer, un avvocato trasferitosi anni prima e che aveva incontrato, appena messo piede nel locale nevralgico del paese, una giovane ragazza di cui pensava di essersi innamorato all’istante. Dopo un matrimonio e due bambini, incontriamo di nuovo Spencer, molto più demoralizzato, depresso per la sua vita, molto sottotono. Il divorzio gli ha dato il colpo di grazia e sapere che la moglie lo ha tradito e che la prova di quel tradimento viene invitato a ogni festa, insieme al rapporto che ha con i suoi figli, non è proprio un incentivo per Spencer per trovarsi ancora bene e a suo agio in quella cittadina.

Avevamo intravisto Erica nel libro Il giardino e personalmente l’impressione che mi aveva fatto era stata abbastanza pessima; in questo libro non ho avuto modo di apprezzarla in maniera maggiore ma anzi: ho avuto l’impressione di una persona fredda, calcolatrice, dedita solo ai propri affari e tornaconti. Uno spiraglio di qualche cosa di diverso si nota solo alla fine quando forse si rende conto che nulla può fare per far ritornare le cose com’erano, e forse si rende conto che può essere una persona molto migliore di come si è comportata fino a questo momento.

Avevamo anche incontrato Donovan, lo psicologo di Lavender Shores, la persona reputata da tutti come quella più matura, una sorta di spalla su cui poggiarsi. Da subito mi aveva dato l’impressione di una persona pacata, tranquilla. Donovan però è anche il fratello maggiore di Erica, e potete immaginare come le cose siano destinate a complicarsi.

Quello che non mi aspettavo, ma che potete leggere anche dalla sinossi, era trovare Donovan e Spencer durante un sex party, in cui un incontro fugace diventa la miccia che accende quello che fino a quel momento era rimasto sopito da parte di entrambi: un desiderio crudo, viscerale, impellente; un desiderio che entrambi hanno nascosto perché non era destino: Donovan era il fratello della moglie e Spencer non voleva essere gay.

A dispetto di quanto potevo immaginarmi, ho trovato questa storia molto dolce, per niente cupa o problematica, senza quei fastidiosi tiri e molla che gridano noia e fastidio. Ho letto di due personaggi maturi, consapevoli finalmente che la propria felicità deve essere più importante di compiacere gli altri e nessuno vale il sacrificio che fino a quel momento hanno fatto. Specialmente Spencer si scopre finalmente felice, soddisfatto, avendo messo la propria felicità al centro e avendo smesso di compiacere chi, fino a quel momento, lo aveva voluto diverso e lo aveva costretto a reprimere la propria natura.

Anche se ovviamente ci sono dei punti in comune con i libri precedenti, i personaggi di contorno, l’ambientazione magica di una cittadina in cui tutti si conoscono ed è quasi impossibile tenere un segreto, ho apprezzato molto la freschezza con la quale questa storia è raccontata, quanto sia diversa dai precedenti, quanto i protagonisti non siano una copia carbone degli altri personaggi ma siano tutti caratterizzati con ognuno le proprie peculiarità. In particolare ho adorato, dall’inizio, e sto continuando ad adorarlo, il personaggio di Robert, il padre di Andrew (protagonista del primo libro La Palizzata); ci vorrebbero più persone così in giro.

 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 20 aprile 2020 da in Contemporaneo, Recensione, Romance con tag , , , , .

Seguiteci su Twitter

Follow Tre libri sopra il cielo on WordPress.com

Categorie

Archivi