TRAMA: Non esiste un manuale per i lupi mannari, e nemmeno una guida per due uomini che si imbarcano in una storia d’amore.
Sono passate alcune settimane da quando l’architetto Dylan Warner ha confessato al tuttofare Chris Nock di essere un mutaforma e lo ha salvato da Andy, il folle lupo mannaro responsabile della sua licantropia. Dylan e Chris si stanno ora dedicando sia a ristrutturare la casa di Dylan, sia a rafforzare le fondamenta del loro rapporto. Provengono da percorsi di vita molto diversi e nessuno dei due ha mai avuto una relazione importante. Riuscire a far funzionare la loro unione è già abbastanza difficile, anche volendo sorvolare su quel che succede a Dylan a ogni luna piena.
A complicare la situazione, un fantasma infesta la casa di Dylan e nelle vite della nuova coppia riaffiorano scheletri che credevano sepolti. Dylan deve fronteggiare le conseguenze dell’uccisione di Andy e Chris continua a soffrire degli strascichi di un’infanzia difficile.
Nel tentativo di sbarazzarsi del fantasma, Dylan riallaccia vecchie amicizie e si espone a nuovi pericoli. Intanto, il padre di Chris ricompare inaspettatamente nella sua vita, facendo riaffiorare emozioni sopite. Se Dylan e Chris vorranno costruire una relazione duratura, dovranno trovare la determinazione per affrontare ogni sfida.
Questo secondo libro della serie di Kim Fielding inizia esattamente dove era finito il primo libro. Sinceramente ero rimasta soddisfatta da come era finito il primo libro, non sentivo che ci fossero questioni irrisolte che giustificassero un seguito. Fra Dylan e Chris infatti tutto era finito per il meglio, Andy era fuori dai giochi definitivamente, per cui non sapevo cosa aspettarmi.
La vita dei due protagonisti scorre abbastanza liscia, sempre alle prese con la ristrutturazione della casa, quando all’improvviso strane cose accadono. Piccole sensazioni di essere osservati, impronte che non scompaiono dai muri… ed ecco che appare un fantasma, che non sembra assolutamente intenzionato a farsi da parte e lasciar stare Dylan e Chris. La caccia all’identità di questo fantasma rischia di cacciare nei guai i due protagonisti.
Nel frattempo riappare il padre di Chris, che cerca di riallacciare i rapporti con il figlio, che non ha però nessuna intenzione di riavvicinarsi a un padre che non vede da anni. Le due cose sembrano non essere collegate invece….
Ho apprezzato che in questo secondo libro abbiamo avuto una migliore visione del punto di vista di Chris che nel primo libro abbiamo conosciuto solo attraverso Dylan, e devo dire che è il mio personaggio preferito. Un bel po’ di azione alla fine evita che la storia diventi troppo lenta.
Se vi è piaciuto “Un buono scheletro” vi consiglio la lettura di questo seguito.