Tre libri sopra il cielo

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BLOG TOUR: “CATENE D’AMETISTA” di Enedhil

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Buon giorno a tutti e benvenuti alla quarta tappa del blog tour in collaborazione con Enedhil, la Triskell Edizioni e altri quattro fantastici blog.

Di questo romanzo, la nostra Mokina aveva già fatto la recensione, che potrete trovare qui, ma oggi vi vogliamo stuzzicare con un estratto inviatoci dall’autrice che lo ha scelto perché : ” … è il momento in cui c’è una decisione che cambia il destino di entrambi i personaggi. Sono su un confine e restano in bilico su di esso, trattenuti dall’insicurezza e dalla paura ma spinti dall’attrazione e dalla sintonia che si è instaurata tra di loro. Mi piace molto esplorare le “prime volte”, l’incapacità di essere abbastanza forti per stare lontani l’uno dall’altro, le emozioni dei protagonisti quando si trovano davanti a un bivio e, soprattutto, descrivere la loro battaglia interiore tra il desiderio di andarsene e quello di restare.
Credo che questo estratto rappresenti tutto questo e potremmo dire che da questo bacio ha inizio tutto, quindi mi sembrava il più adatto per rappresentarli.”

Íron non aveva mai desiderato baciare qualcuno.

Non aveva mai sentito l’impulso irrefrenabile di assaporare delle labbra contro le proprie o una lingua che danzava con la sua, o ancora, il bisogno selvaggio di possedere un’altra bocca e concedere la propria.

I baci scambiati con le amanti che gli erano state date in quelle Case, fin dalla prima volta con Saineth, erano stati dei piacevoli passatempi che avevano il compito di portare la fanciulla di turno a raggiungere l’appagamento con delle accortezze in più, rispetto all’atto fisico in sé.

Ciò che stava provando in quel momento, invece, lo stava trasportando in un mondo fatto di voluttuosa ebbrezza che raggiungeva ogni angolo del suo essere, scuotendolo e risvegliandolo come mai gli era accaduto; ogni sfioramento della lingua dell’uomo, ogni più piccolo tocco delle loro labbra che premevano le une sulle altre, distanziandosi un istante per poi ricongiungersi con forza, ogni debole pressione delle dita che avvertiva dietro la nuca in quella che sembrava una richiesta a non allontanarsi. Tutto quanto, insieme, aveva dato vita a un fuoco dentro di lui, alimentato dai fremiti ardenti lungo la schiena che quel gesto gli stava provocando con sempre più irruenza.

Si arrese a lui senza combattere in alcun modo, scordando il guerriero e l’arroganza con cui, a volte, gli si era rivolto, e si perse così totalmente nel bacio che si stavano scambiando da rimanere semplicemente appoggiato al muretto, con le braccia lungo i fianchi, invece di rispondere a quel contatto fisico che si era instaurato tra di loro.

Fu solo quando avvertì il maestro diminuirne l’intensità col chiaro intento di allontanarsi che reagì d’istinto e rialzò entrambe le mani sui suoi fianchi, spingendosi contro di lui in quello che sembrava un disperato tentativo di non venire privato della sua presenza, e si lasciò sfuggire un sospiro di piacere e, contemporaneamente, di sorpresa, nel sentire, contro l’eccitazione che aveva preso possesso di lui, anche quella dell’uomo, che le stoffe leggere dei loro abiti, di certo, non celavano.

«Questo… non dovrebbe accadere,» gli mormorò a quel punto Adasser, reclinando il viso per discostarlo dalle labbra del ragazzo. «Non dovrebbe accadere, Íron,» ripeté, continuando però a sfiorargli il mento col pollice nel sentire le mani dell’altro che, al contrario, si chiudevano con più decisione sui suoi fianchi. «È una distrazione per te… qualcosa che ti allontana dal vero motivo per cui sei qui… qualcosa che…»

«…mi fa sentire vivo,» lo interruppe però Íron, concludendo la sua frase in un sussurro pronunciato all’orecchio del maestro. «Sono qui… per questo, no? Per cercare di sopravvivere in questa realtà. Authion mi ha mandato in questo luogo per avere una speranza lontano dai Confini e, grazie a te, posso continuare ad averla.» Parole che gli uscirono spontaneamente, ma che causarono una sorta di reazione contrariata da parte del maestro, il quale fece un passo indietro con lo sguardo cupo fisso su di lui.

«Un ringraziamento?» bisbigliò Adasser, accigliandosi immediatamente. «Devo supporre che sia questa la ragione che ti ha spinto a farlo.»

«No… io…»

«Ti ho già detto che non devi ringraziarmi per l’opportunità che ti è stata data.» 

Il guerriero spalancò gli occhi, incredulo, nel vedere l’uomo iniziare a indietreggiare con l’intento di andarsene, ma non si concesse nemmeno un momento per riflettere su cosa dire per trattenerlo perché le incredibili sensazioni che aveva provato con lui durante quel lungo bacio, lo avrebbero spinto anche a inginocchiarsi e a implorarlo per farlo restare, dimenticando ogni orgoglio, se fosse stato necessario.

«Non l’ho fatto per questo!» esclamò all’istante, allungando una mano verso di lui che ritirò però subito, quando lo vide fermarsi con un’espressione comunque infastidita sul volto.

«E allora perché…?»

Scosse leggermente la testa alla domanda perché, in tutta sincerità, non aveva una vera e propria idea della motivazione nella totale confusione in cui, ora, si trovava; eppure quando scorse un nuovo movimento del maestro, il battito frenetico del suo cuore prese il sopravvento e permise alle sensazioni di divenire parole.

«Perché non avrei potuto continuare a respirare se non l’avessi fatto.» Una dichiarazione probabilmente priva di senso logico che ebbe però l’effetto di incuriosire l’uomo e riportarlo a un passo da dove lui, ancora, si trovava: immobile, a ridosso della recinzione in pietra.

Deglutì nervosamente nel sentire nuovamente quegli occhi limpidi su di sé e il tono determinato che aveva usato poco prima, si spense in un sussurro flebile e tremante, come tremante era la mano destra che teneva a pugno sul fianco.

«Perché sentivo il… desiderio… di farlo e forse ho sbagliato ad assecondarlo, ma lo volevo e lo voglio ancora.» Un profondo sospiro e strinse le labbra, abbassando lo sguardo. «Perdonami se ti ho offeso o mancato di rispetto, o se il mio gesto è considerato irriguardoso e proibito… io non… non mi azzarderò più ad avvicinarmi a te in questo modo se me lo chiederai. Sei sempre la persona che mi guida a questa Corte, sei il mio maestro, e non desidero che questa mia… leggerezza… cambi la vicinanza che stava nascendo tra noi.» Si era accorto di aver, volutamente, ignorato la parte in cui, anche l’uomo, aveva risposto con la stessa brama a quel bacio, perché sapeva di non essere nella posizione più consona per rinfacciargli qualcosa che, a ogni modo, lui stesso aveva iniziato; rimase però totalmente spiazzato quando, nel giro di pochi attimi, sentì di nuovo quel respiro caldo sul viso e quel corpo che, per troppo poco tempo, era riuscito ad avvertire contro il proprio, ora a un soffio dal suo.

«Io te l’ho permesso…» cominciò a mormorargli Adasser sulle labbra, rialzando entrambe le mani ai lati del suo volto come se volesse accarezzarlo, ma fermandole poco prima di farlo, bloccandole a mezz’aria in una insicurezza dettata, comunque, dalla situazione, «…e te lo permetterei ancora… te lo chiederei e lo cercherei di mia iniziativa.» Il tempo di un fugace bacio appena accennato che strappò un sospiro e un sorriso al compagno, poi riprese con una cadenza bassa e altalenante che lasciava trapelare delle emozioni ancora trattenute. «Ma verrà un giorno in cui mi odierò per averlo fatto, in cui tu mi incolperai e desidererai non esserti mai avvicinato in questo modo a me. Verrà un giorno in cui sarai tu a implorarmi di allontanarmi da te. Un giorno in cui l’ultimo volto che vorrai incontrare sarà il mio. Un giorno in cui maledirai questa notte e le stelle che, mute, non hanno impedito a questo… folle e irrazionale desiderio di portare nuovamente la tua bocca sulla mia.»

 

 

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Il calendario del blogtour: 

26 Gennaio M/M e dintorni

Presentazione Romanzo + inizio giveaway 

2 Febbraio Leggere è Magia 

Presentazione Personaggi 

9 Febbraio Insaziabili Letture

Intervista all’autrice 

16 Febbraio TreLibri Sopra il Cielo

Estratto  

23 Febbraio Romanticamente Fantasy

Booktrailer + proclamzione vincitore del giveaway

4 commenti su “BLOG TOUR: “CATENE D’AMETISTA” di Enedhil

  1. Annina
    16 febbraio 2016

    Ma verrà un giorno in cui mi odierò per averlo fatto, in cui tu mi incolperai e desidererai non esserti mai avvicinato in questo modo a me. Verrà un giorno in cui sarai tu a implorarmi di allontanarmi da te. Un giorno in cui l’ultimo volto che vorrai incontrare sarà il mio. Un giorno in cui maledirai questa notte e le stelle che, mute, non hanno impedito a questo… folle e irrazionale desiderio di portare nuovamente la tua bocca sulla mia.»
    Quando si dice la bellezza in parole… credo che l’autrice ha scelto uno dei passaggi del libro più belli, per questo estratto. La magia, la confusione, la paura e la nascita di un sentimento, non è semplice farli combaciare in modo così unico e perfetto ^_^

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    • selvaggia
      16 febbraio 2016

      Hai ragione, è un libro magnifico. Grazie per averci lasciato un pensiero e continua a seguirci.

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  2. Grazie ancora per lo spazio che mi avete dedicato ^_^

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Questa voce è stata pubblicata il 16 febbraio 2016 da in Blog Tour con tag , , .

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